L’acquisto di beni durevoli non rientra più tra le preferenze degli italiani e 8 su 10 continuano a percepirne i prezzi in crescita. Calano, infatti, dell’8,4% le intenzioni di acquisto di beni durevoli: è quanto rileva l’Osservatorio mensile di giugno di Findomestic, realizzato in collaborazione con Eumetra, secondo cui si conferma la tendenza negativa già registrata a fine aprile. L’unico comparto in sensibile crescita è quello dell’auto usata (+3,5%), mentre calano auto nuova (-13,6%), motoveicoli (-13,2%), e nell’elettronica soffrono fotocamere (-24,2%), telefonia (-10,9%) e Pc (-11,3%).
Tiene l’intenzione di ristrutturare casa (+1,6%), ma sono negativi tutti i comparti merceologici collegati: impianti fotovoltaici/termici (-25%), pompe di calore (-23%), caldaie a condensazione o biomassa (-21,4%), e impianti di isolamento termico (-17,8%), infissi (-4,9%) per via della fine dell’effetto Superbonus. Flessione anche per i grandi elettrodomestici (-17,9%) e i piccoli (-15,4%), per le Tv (-4,9%) e i mobili (-4,6%).
“Quasi 8 italiani su 10 continuano a percepire prezzi in crescita – dichiara Gilles Zeitoun, amministratore delegato e direttore generale di Findomestic – soprattutto per i generi alimentari, indicati dal 92% degli intervistati come la categoria maggiormente interessata dai rincari, ancor più di elettricità e gas (70%). Non a caso l’inflazione resta la prima preoccupazione degli italiani, seguita da quella per il progressivo calo del potere d’acquisto e dal timore per gli effetti del cambiamento climatico (38%), anche a seguito dell’alluvione in Emilia-Romagna. In questo contesto, le famiglie nel 43% dei casi lamentano una situazione economica abbastanza (34%) o molto (9%) problematica e progettano meno acquisti per il futuro”.