La direttiva per promuovere e regolamentare le energie rinnovabili ha visto le istituzioni europee concordare sull’aumento al 42,5% per la quota di consumi finali di energia elettrica che dovranno essere coperti da fonti rinnovabili, come obiettivo UE al 2030.
L’incremento del contributo obbligatorio delle rinnovabili favorirà l’accelerazione dei permessi per la produzione di energia da biomassa, che resterà rinnovabile al 100%.
Più energia rinnovabile. Maggiore sovranità energetica. Meno gas serra. Transizione verde più veloce.
Questi gli obiettivi per un accordo che dimostra ambizione e impegno.
Entro il 2030 le energie rinnovabili dovrebbero contribuire al 49% dell’energia utilizzata dagli edifici.
Gli Stati membri potranno di scegliere tra due diversi obiettivi:
– almeno il 29% di quota di rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030;
– riduzione del 14,5% dell’intensità di gas a effetto serra nei trasporti grazie all’uso di fonti rinnovabili.
L’intesa prevede obiettivi vincolanti per i trasporti ed inoltre, le energie rinnovabili dovranno contribuire ai consumi del settore con almeno il 5,5% di biocarburanti avanzati (cioè da materie prime non alimentari) e carburanti rinnovabili di origine non biologica (idrogeno rinnovabile e carburanti sintetici a base di idrogeno).
Il contributo dell’idrogeno a basse emissioni sarà conteggiato come rinnovabile, ma con alcuni limiti: l’accordo prevede criteri più stringenti per la produzione di energia da biomasse, che restano tuttavia conteggiate come rinnovabili.
Gli Stati membri designeranno aree di accelerazione per le energie rinnovabili in cui i progetti beneficeranno di autorizzazioni semplificate e gli impianti realizzati saranno considerati di “interesse pubblico prevalente”.