Nell’ultimo anno abbiamo assistito all’istituzione del registro OAM, all’approvazione della nuova legge di bilancio e all’emanazione del decreto fintech: sviluppi normativi che sono stati accompagnati dall’avvio di diversi progetti, anche e soprattutto in ambito finanziario. Qual è la direzione del mercato finanziario italiano in ambito tokenization? Quali sono le principali novità nei progetti aziendali?
Se ne è discusso venerdì 19 gennaio al “Convegno Finale dell’Osservatorio Blockchain & Web3” che si è tenuto presso l’Osservatorio Digital Innovation del POLIMI Graduate School of Management.
L’evento è stato moderato da Valeria Portale, insieme a Giacomo Vella e Francesco Bruschi, con il contributo di Davide Ghezzi e Jacopo Fracassi.
Altrefiamme, in quanto membro della community di aziende partner dell’Osservatorio, è intervenuta in una tavola rotonda che ha visto partecipi:
Alberto Francia, Pomiager – Marco Francola, GFX
Elena Ghezzi, Assolombarda – Thomas Iacchetti, Fleap
Maurizio Valente, Altrefiamme – Manuel Tumiati, KNOBS
L’approccio di Altrefiamme
Maurizio Valente – A.D. Altrefiamme, ha condiviso la sua view su temi di Blockchain e Web3, ampiamente trattati nel corso dei diversi appuntamenti – alla presenza di diversi esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni – su sviluppo, gestione e prospettive di strumenti e processi.
La blockchain e gli strumenti web3 hanno il potenziale di ridisegnare i rapporti tra azienda-utenti-fornitori. Con Altrefiamme state lavorando da diverso tempo su questo tema. Qual è la tua visione futura su questo?
«Altrefiamme porta con sé un business model partecipativo che mira a coinvolgere attivamente ogni singolo soggetto interessato. La partecipazione tramite NFT offre al possessore la possibilità di intervenire nei processi operativi e gestionali e la tecnologia blockchain garantisce la bontà dei singoli passaggi.
A tendere, l’obiettivo è di portare tutta la filiera allo stesso livello di coinvolgimento così che non la si intenda più come un insieme di passaggi ed operazioni ma come un unico flusso produttivo».
Si parla da tempo di nuovi modelli di governance decentralizzata, che permettono un livello di coinvolgimento degli utenti mai visto prima, soprattutto per le aziende nei settori più tradizionali. Per mettere a terra questi modelli però, le sfide sono tante. Quali sono gli ostacoli principali che vedi ad oggi? E come li state affrontando?
«I principali ostacoli rilevati finora sono di carattere sociale e culturale: settore poco digitalizzato, limitata adozione di pratiche di tokenizzazione, mancanza di fiducia nell’architettura e nei framework proposti, scetticismo verso gli approcci di condivisione, opposizione al cambiamento tra gli stakeholder della catena di fornitura oltre ai divari generazionali e culturali.
Stiamo sopperendo a questo generico clima di diffidenza da parte dei professionisti con un lavoro che parte da un’azione di informazione e formazione verso tutti gli stakeholders: dei roadshow oltre a dei singoli momenti dedicati agli operatori durante i quali si racconta “face to face” quale sarà a tendere il nuovo approccio del comparto, anche e soprattutto in virtù del valore aggiunto che porta questa innovazione, in termini di sicurezza, tutela, tracciabilità ed offerta di servizi al cliente finale».
La Digital Transformation nel comparto fumisteria
L’offerta di servizi digitali parte dall’innovativa proposta di Canna Fumaria Sensorizzata: un dispositivo che installato sul proprio impianto di riscaldamento a biomassa, permette di rilevare la qualità dei fumi in uscita e monitorare in tempo reale le performance di combustione.
L’unicità del sistema di affiliazione Altrefiamme si basa sull’acquisto di uno o più NFT, i quali danno agli operatori non solo l’opportunità di digitalizzare la loro offerta ma anche la possibilità di entrare nei processi operativi e gestionali contribuendo attivamente allo sviluppo del progetto.
Tramite tokenization, Altrefiamme ha intenzione di fornire un valido strumento alle autorità governative e ai regolatori, per ottenere maggiore leva e visibilità nel premiare e incentivare i processi virtuosi.
L’obiettivo finale è di digitalizzare tutta la filiera per avere un impatto positivo sull’ambiente e migliorare la qualità della vita della comunità.