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Pellet, legna da ardere e cippato: prezzi per il 2024

Il mercato dei biocombustibili negli ultimi anni sta balzando all’attenzione guadagnando un interesse sempre maggiore tra i consumatori che sono alla ricerca di una soluzione per il riscaldamento economica ed ecosostenibile. Quali sono gli aggiornamenti in tema di prezzo e costi?
L’approfondimento a cura di AIEL ne racconta l’andamento suddividendoli per tipologia.

Prezzi del pellet

La diminuzione dell’IVA dal 22% al 10% ha contribuito all’abbassamento del prezzo del pellet a gennaio 2024. E anche a confronto con lo scorso anno, il valore si va stabilizzando rispetto ai livelli registrati durante la crisi energetica del 2022.
Dalle rilevazioni del prezzo del pellet a gennaio 2024 emerge che – a differenza dell’anno precedente che ha visto importanti aumenti di prezzo – oggi il valore del pellet è in diminuzione con un prezzo medio nazionale di €5,8/15 kg (al sacco), con un risparmio rispetto allo stesso mese dello scorso anno di oltre €2/15 kg.

Produrre 1 MWh di energia con il pellet, che si ottiene dalla combustione di 208 kg di materiale in classe ENplus® A1 – che corrisponde a circa 14 sacchi da 15 kg – è più conveniente rispetto all’uso sia del gas naturale sia del gasolio da riscaldamento.
La rilevazione del prezzo del pellet ENplus® in autobotte certificata al consumatore finale a gennaio 2024 è stata pari a €371/t, valore medio nazionale franco partenza e IVA esclusa, tale valore confrontato a gennaio 2023 è diminuito in media di €127/t. Nei prossimi mesi, anche grazie a un inverno particolarmente mite che ha depresso i consumi, il prezzo del pellet non dovrebbe registrare aumenti significativi e il mercato “prestagionale” potrà rivelarsi nuovamente competitivo rispetto alle forniture di gas naturale.

Prezzi della legna da ardere

Il prezzo della legna da ardere a gennaio 2024 conferma questo combustibile come uno dei più ecologici ed economici con cui scaldarsi. Nonostante l’aumento generale dei costi subìto nella stagione termica 2022/2023 la legna da ardere rimane competitiva con le principali alternative fossili.
Per mettere a confronto in modo corretto il prezzo della legna da ardere a gennaio 2024 con quello degli altri combustibili da riscaldamento nello stesso periodo è bene trasformare i valori emersi dalle rilevazioni AIEL in €/MWh, unità di misura che esprime il costo dell’energia primaria.
Produrre 1 MWh di energia con la legna da ardere e che si ottiene con la combustione di 270 kg di legna secca, costa €65: il 30% in meno rispetto al metano (€94/MWh) e ben il 57% in meno rispetto al gasolio da riscaldamento (€153/MWh). Nel caso di un appartamento di 100 mq sono necessari in media 10 MWh per riscaldarlo durante tutta la stagione termica.
Stando ai dati rilevati da AIEL, il costo totale di riscaldamento ammonterebbe a €1.530 con il gasolio, €940 con il metano e solo €650 con la legna da ardere.

Prezzi del cippato

Le rilevazioni di prezzo del cippato a gennaio 2024 confermano che questo è il biocombustibile legnoso più economico tra tutti per riscaldare edifici di medie dimensioni o per produrre calore di processo.

Grazie alla filiera locale, rispetto agli aumenti registrati sulle materie prime e sui combustibili fossili nell’ultimo anno, l’aumento relativo al cippato è risultato marginale mantenendosi ampiamente al disotto delle alternative fossili.
Produrre 1 MWh di energia con il cippato significa bruciare 270 kg di cippato in classe A1 o 448 kg di cippato in classe B1.
Ipotizzando una bifamiliare con caratteristiche medie in Italia, il costo per riscaldarla ogni anno, con un fabbisogno termico medio fissato pari a 20 MWh di energia, si aggira intorno ai €562 usando cippato in classe A1, con un risparmio del 70% rispetto al gas naturale (€1.880) e dell’81% rispetto al gasolio da riscaldamento (€3.060).
Per quanto riguarda invece il confronto con il GPL, questo ha in media un costo al MWh maggiore rispetto al gasolio, ma la grande variabilità territoriale del suo prezzo rende poco significativo il calcolo con un valore medio.

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