La maggiore richiesta di pellet ne ha determinato l’aumento del prezzo: per questo è fortemente consigliato andare alla ricerca di agevolazioni e bandi regionali attraverso i quali si potrebbe avere diritto a qualche ulteriore sconto sul combustibile.
Analizzando, invece, il costo attuale, 15 kg di pellet (peso di un sacco di dimensioni standard) hanno un costo di €18, che diventano quasi €20 con l’IVA al 10%.
Non si deve però fare confusione tra il bonus pellet, ovvero lo sconto diretto previsto a livello nazionale sull’IVA, con la possibilità di avere accesso a una detrazione fiscale per l’acquisto di una stufa a pellet.
In questo caso, il beneficio potrà essere legato:
- al bonus mobili, che prevede una detrazione del 50% su mobili e grandi elettrodomestici;
- all’ecobonus, con detrazione al 50% sugli impianti di riscaldamento;
- al bonus ristrutturazione con il quale sarà possibile portare in detrazione la spesa sostenuta per l’acquisto di una stufa a pellet, che dovrà avere una certificazione ambientale di 4 stelle, o di 5 stelle nel caso di nuova installazione.
Non sarà comunque possibile ottenere lo sconto diretto in fattura, come previsto dalle attuali disposizioni in vigore.
Quali vantaggi?
La riduzione dell’IVA al 10% sull’acquisto di pellet viene applicata a tutti in modo automatico, quindi non sarà necessario presentare nessuna domanda, né eventuali certificazioni ISEE. A questo punto, vista la possibilità di poter risparmiare sull’acquisto del pellet, possiamo chiederci: avere una stufa a pellet in casa è davvero conveniente o ci sono offerte sul gas più competitive?
Le stufe a pellet presentano senza dubbio alcuni vantaggi, in quanto hanno un basso impatto ambientale, non fanno rumore, sono di facile utilizzo e non necessitano di grossi interventi per la pulizia. In aggiunta, sono efficienti dal punto di vista energetico: da una piccola quantità di combustibile, infatti, sono in grado di produrre una grande quantità di calore.
Una stufa a biomassa può avere un costo che si aggira tra €2.500 e €4.500, che può comunque crescere ancora nell’ipotesi in cui si avesse necessità di un fabbisogno energetico maggiore, ma che si può attutire grazie alla presenza dei bonus citati in precedenza.
Sulla base dei dati AIEL, il pellet è un materiale conveniente: ad esempio, per riscaldare una casa di 100mq si risparmia il 30% di quanto si potrebbe spendere con il riscaldamento a gas.